Il Cervo volante è un insetto della famiglia dei lucanidi, appartenente all’ordine dei coleotteri. i dimensioni ragguardevoli (il maschio raggiunge infatti anche i 10cm di lunghezza, incluse le mandibole) è il più grande coleottero europeo Vive nelle cavità dei tronchi, con una predilezione per quelli di quercia.
I maschi possono avere mandibole di forme e dimensioni differenti, quelli più piccoli sono detti priodonti, i medi mesodonti ed i più grandi telodonti. I maschi telodonti, decisamente più rari, hanno mandibole che non mantengono la proporzione con il resto del corpo causandogli difficoltà di movimento ed un volo più instabile.
La dimensione finale dell’esemplare può essere influenzata da molteplici fattori, tra questi il tipo di legno di cui si è nutrita la larva durante lo sviluppo, la quantità di cibo a disposizione della stessa ed anche l’andamento stagionale durante gli anni di sviluppo La larva infatti può impiegare fino a 5 anni prima di impuparsi e raggiungere poi lo stadio adulto, che durerà pochi mesi al solo scopo della riproduzione.
La specie è di particolare interesse naturalistico perché appartenente a quella che viene definita ‘fauna saproxilica’. Questa è quasi esclusivamente costituita da insetti, di cui la gran parte appartiene all’ordine dei coleotteri, la cui peculiarità è quella di nutrirsi del legno morto, favorendo così i processi di decomposizione delle piante. Questi insetti quindi rivestono un ruolo fondamentale nei cicli ecologici che regolano il sistema forestale e il suo rinnovo.
Nel Lucanus cervus il legno marcescente viene digerito da appositi batteri simbionti contenuti nel tratto digerente delle larve. Al termine della digestione gli elementi non assimilati vengono restituiti all’ambiente in una forma maggiormente biodisponibile per la crescita della successiva generazione di alberi o piante del sottobosco, assicurando così la corretta funzionalità dell’ecosistema forestale. Ciò è molto importante perché un sottobosco sano è essenziale per la salvaguardia dell’ambiente circostante potendo contrastare fenomeni come la desertificazione o il dissesto idrogeologico (problema molto comune in Italia e di notevole impatto socioeconomico).